giovedì 3 settembre 2009

Richiamo

Lo sto seguendo da ore. E' come un fischio, quasi impercettibile. Ma non appena ci ho fatto caso non ho piu' smesso di sentirlo.

L'ho seguito, provando a localizzare da dove veniva. Mi sono inoltrato in un quartiere che non avevo mai esplorato, pur essendo la citta' piccola.
E' un quartiere buio, i lampioni sono saltati a causa di un violento temporale avvenuto poco prima. L'unica cosa che sento e' questo fischio acuto, come di un antifurto. Mentre lo seguo mi accorgo che la sua direzione cambia, a volte sembra venire da destra, altre volte da sinistra. Ogni tanto da dietro, quindi inverto la mia marcia per trovare l'origine del richiamo.

Qualcuno ci sta chiamando, questo e' stato il mio primo pensiero. Ne ho trovati altri, infatti. Altri come me che lo seguono. Alcuni di quelli che ho interrogato mi hanno riferito che lo stavano seguendo da ore, senza ancora aver trovato da dove veniva. E lentamente stavano tutti rinunciando. Quelli che dicevano di smettere poi li ritrovo intenti a cercare.

"Sono andata a dormire" mi ha detto una ragazza con gli occhi grandi e vacui, "ma da casa mia si continuava a sentire il Richiamo e non sono riuscita ad addormentarmi. Quindi mi sono rimessa alla ricerca."

Da ore vaghiamo in questo quartiere immerso nella tenebra. Presto sorgera' il Sole, e ancora non abbiamo trovato il luogo della riunione.

venerdì 31 luglio 2009

Le cose che ci sono

Ci sono dei vecchi furgoni parcheggiati su uno spiazzo di selciato, poco dopo una baracca di legno, che si trova in stato di evidente abbandono.
Ci sono insetti dappertutto che si nutrono di sangue, ci assaliscono da tutte le direzioni, ma ormai non ci faccio piu' caso.

Le erbacce invadono tutto, tranne che sotto i furgoni perche' li la terra e' contaminata da pozzanghere di olio esausto che gocciola viscoso dai tubi degli impianti di alimentazione dei motori.
A tratti, tra i rovi e le acacie, si possono notare dei sentieri, risultato dell'incessante passare dell'attivita' umana in passato.

"Ma qui e' tutto abbandonato da anni" dice il mercante alla nostra guida. "Non ci abiterebbe mai nessuno!"
La guida si limita a sospirare, inutile sprecare fiato con quell'uomo. Tra poco vedra' con i suoi stessi occhi. Forse allora smettera' di lamentarsi. Poi la sua attenzione e' attirata dal segnale che stava aspettando.
Sono un fascio di nervi. Da quello che sò, sto per vedere qualcosa che non capita tutti i giorni.

La guida si terge il sudore dalla fronte con un fazzoletto. "Ci sono un sacco di farfalle bellissime" dice "anche loro sanno cosa sta per succedere. Anche se non possono capirlo, il loro istinto e' piu' che sufficente."

Deglutisco. Certi discorsi mi fanno venire i brividi lungo la schiena. Del resto la guida sogghigna, il mercante si sta cagando addosso dalla paura.

E la guida sembra provarci un sacco di gusto in questo...

giovedì 15 gennaio 2009

Conoscere il disagio.

Ti svegli ancora ubriaco in una stanza che non conosci. Non sai come ci sei arrivato e sei da solo. Nessuno a cui chiedere niente. Il primo pensiero che hai e': "Sono morto?"

Continui a fare sogni ricorrenti. Ti svegli e dici: "Sara' la terza o quarta volta che faccio questo sogno..." provi a ricordarti quando e non ti viene in mente. Possibile che tu abbia fatto lo stesso sogno piu' volte in una notte.

Sei in ritardo. Un tizio vestito da babbo natale sta provando a fare passare la processione dei cantanti della stella natalizia di traverso su un incrocio. Davanti e dietro la strada e' deserta. Pensi: "Passo prima di questi cialtroni, dopotutto loro possono aspettare." Accelleri e ti sposti sulla corsia ancora libera. Cominci a dubitare dell'intelligenza del tizio quando:
1) Realizzi che e' vestito da babbo natale?
2)Questo si getta sull'altra corsia perche' NON vuole che tu passi prima di loro per accrescere la sua minuscola ego?

Sei ad una festa di compleanno ubriaco fradicio. Naturalmente non hai nemmeno comprato un regalo. Conosci a malapena due persone oltre al festeggiato. Questi ha la brillate idea di sedersi vicino a te per scartare i regali facendo notare a tutti che tu non l'hai portato.
I regali fanno uno piu' schifo dell'altro. Non machi di farlo notare ai due tizi che conosci appena. Il regalo che e' stato appena scartato e' il loro.

Vagabondi per il tuo paese in evidente stato confusionale, ti senti un turista che abbia sbagliato la fermata del treno a cui scendere. Non puo' mancare l'essere accolto da calorose strette di mano di persone che tu non sai chi sei ma loro conoscono ogni dettaglio sulle tue conoscenze, vita privata, abitudini...

Esci di casa e trovi un'ubriaco che durante il raduno degli alpini sta pisciando di fianco al tuo cancello e ti chiede, senza interrompere la sua attuale attivita', se sei del posto perche' lui e' troppo ciucco per ritrovare la sua tenda.

...

Si, mi sono capitate veramente!