giovedì 17 febbraio 2011

Dissacrante, ironico ed immotivato... come dovrebbe essere!

Quando Dio finì di creare il mondo non si accorse che qualcosa non andava... quella notte dormì male, come se si rendesse conto inonsciamente di aver sbagliato qualcosa.
Il giorno dopo perse tutta la giornata a guardare e riguardare la sua creazione, incapace di individuare il suo errore. Gli arcangeli si riunirono intorno a lui e anch'essi, in preda all'ansia, cominciarono a fare osservazioni, chiedere spiegazioni, nella speranza di individuare l'errore compiuto per aiutare il loro Signore.

-Mio Signore- disse Gabriele -l'errore potrebbe essere stato lasciare il libero arbitrio all'uomo. Così facendo alcuni uomini cominceranno a fare del male ad altri uomini e il mondo perfetto non potrà mai esistere.
-No!- tuonò Dio -Ho lasciato apposta questa dicotomia nell'uomo affinchè possa costruirsi con la fatica il proprio paradiso nel corso dei millenni.
-Mio signore- osò Michele -Non è forse la blasfemia quello che cerchiamo? Offendere le autorità celesti è sbagliato... potrebbe offendere anche le anime dei giusti!
-Non è nemmeno quello- sussurò pensoso Dio -i giusti sapranno trovare conforto nella preghiera e nella meditazione, e poi le offese verso di noi non ci scalfiscono nemmeno. Se un muratore gli sfugge un mattone e gli cade su un piede avrà ben il diritto di moccolare un po'! Chi lo vuole impedire è solo un ipocrita.
-Mio signore- suggerì Raffaele -Non è forse l'ateismo e l'agnosticismo? Chi non prosegue le sue opere nel nome del Signore cosa mai potrà portare di buono nel mondo?
-Nemmeno quello...- sospirò Dio che cominciava a stufarsi di quelle ridicole affermazioni -vedi, le opere buone vanno fatte e basta, non importa sotto che bandiera. Che sia la mia, del mio collega Buddha o chi per lui o nessuna di queste non importa.
Anche il Buddha arrivò a controlare cosa ci fosse di sbagliato.
-L'ho vista!!- Esclamò a gran voce Uriele -Eccola la! E' l'Italia mio Signore!
Tutti si precipitarono ad osservare. Dio sbiancò in volto e la sua bocca si spalancò! -Per Giove- riuscì solo a mormorare.
Anche Giove arrivò a vedere cosa fosse quella confusione.

Nella sua infinita saggezza e lungimiranza, Dio capì il suo errore. Immaginò i popoli che risiedevano in Italia sviluppare una cultura più velocemente delle altre, vide nel futuro cosa sarebbe successo: la varietà dei climi presenti in quel fortunato paese favorì adattamenti molto diversi, un così grande perimetro via mare avrebbe favorito i commerci, il circolare di idee... Immaginò nascere l'Impero Romano, percepì il suo amore per la cultura e l'arte e la sua capacità di assorbirle pur favorendo le autonomie e le religioni locali.
Percepì nel futuro il rinascimento e le rivoluzioni culturali che avrebbe portato in tutta Europa e, successivamente, nel Mondo. Vide un Paese ricco di paesaggi bellissimi, con una storia millenaria, una cucina che permetteva di far pagare un semplice piatto di spaghetti 6 euro dove altri popoli non erano nemmeno in grado di far bollire l'acqua...
Vide i veneziani architettare la Repubblica di Venezia, così avanzata e civile per quei tempi e vide gli storici di altre nazioni studiarla a fondo per costruire i meccanismi di altre repubbliche.

E fu allora che Dio si arrabbiò. Si, perchè l'errore di un essere onniscente e onnipotente porta ad una grande rabbia!
Gli arcangeli tentarono inutilmente di calmare il loro Signore ma fu tutto inutile...
-Sia maledetta l'Italia!!- imprecò violentemente Dio! -A quel popolo così eletto darò tutto il peggio che riesco a concepire!
Gli arcangeli si strinsero tra di loro tremando di paura a quelle parole.
-Tiè! Ecco qua, darò loro la culla del cattolicesimo, anche se il cristianesimo è nato in Asia, non me ne frega niente! Gli insegnamenti di Cristo sono validi, ma i lato peggiore lo ficcherò nel cuore di Roma!
Gli dei dell'Olimpo piansero al pensiero e tentarono di dissuaderlo, ma non ci fu verso.
-Tiè! Sistemato anche il rinascimento! Gli italiani non si sentiranno mai un popolo unito e diffideranno sempre dei forestieri, questo dovrebbe fermare la circolazione delle idee geniali di Leonardo e Galileo! Combinate con l'inquisizione non avranno scampo.
-Tiè! Anche con il Risorgimento! Il regno dei Savoia e la mafia saranno quello che si beccheranno gli italiani per aver osato tanto!
-E infine...- tuonò per l'ultima volta -marchierò con il germe della stupidità irreversibile la classe dirigente, in questo modo le decisioni volute dai rappresentanti del popolo saranno sempre in grado di contrastare il loro genio! Inoltre si diffonderà l'idea che essere furbi e disonesti paga più della lungimiranza e del bene comune! In questo modo il popolo italiano è spacciato definitivamente!
E Dio scoppiò in una fragorosa risata.

Nei millenni, però, Dio si dovette arrendere all'evidenza. Nonostante tutte le nefandezze compiute, il popolo italiano non si tirò mai indietro e affrontò con orgoglio gli ostacoli che gli vennero messi davanti. L'unica cosa in cui nessuno potè farci niente era il continuo scherno degli altri Paesi per la classe dirigente dell'Italia. Fu così che, pur vergognandosi di essere un popolo tanto sfigato, gli italiani si stavano preparando anche a quella sfida.
Allora Dio sorrise benevolo. Capì che il suo sfogo era vano e li lasciò fare. Capì che per quanto l'inferno fosse tetro e puzzolente, i popoli ne sarebbero sempre e comunque usciti. E con questo pensiero confortevole se ne tornò a dormire, facendo bei sogni in cui chi ama il potere ed il controllo muore sempre solo e facendo una fine misera.