tag:blogger.com,1999:blog-12434393807398767572024-03-14T06:54:27.392+01:00Creare disagioLa faccia dell'umanità di cui non volevi sapere l'esistenza!Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.comBlogger30125tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-9026190621249648602013-03-02T20:42:00.001+01:002013-03-02T20:43:24.249+01:00CatechismoE c'è da dire che ti ritrovi a una lezione di catechismo di preparazione alla Prima Comunione e una bambina di 8 anni esprime un desiderio: 'io vorrei che tutti nel Mondo fossero felici, ma siccome è impossibile bisogna uccidere tutte le persone.' <br/><br/>
E allora ti torna quella forza di andare avanti, di credere in un ideale, di lottare per una nuova causa!<br/><br/>
No, scherzi a parte... L'ho sentito veramente. Forse c'è qualcosa che non va in questo Pianeta, forse abbiamo perso la percezione che noi qui non ci saremo per sempre e occorre lasciare qualcosa ai posteri che sia migliore della nostra esperienza di vita basata sulla nostra limitata percezione sensoriale.<br/><br/>
Forse abbiamo perso di vista che non saremo qui per sempre e che un essere umano si realizza tramite quello che lascia dopo aver fatto i conti con il bilancio della vita...<br/><br/>
Però che Stile quella bambina a catechismo, qualsiasi cosa succeda, so che il mio Pianeta resterà sempre nelle mani sbagliate. E questo un po' mi conforta!<br/><br/>
PS: quei pochi che avranno la sfortuna di leggere questa pagina si chiederanno cosa ci facevo ad una lezione di catechismo... beh, le vie del Disagio sono infinite, risponderei...<br/><br/>Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-47091270825226306952012-11-01T15:50:00.000+01:002012-11-01T15:50:52.693+01:00Pratiche burocratiche"Venga da me tra due giorni e si procuri queste cose."</br>
Mi porge un foglietto su cui ha appena scritto alcuni appunti.</br></br>
E così, dopo due giorni, sono ancora qui a cercare di scongiurare questa maledizione. Non bisogna mai giocare con le forze occulte: potresti ritrovarti in grossi guai.</br>
Ecco perchè mi sono rivolto a questa maga, lei è sapiente e forse riuscirà a liberarmi da questa condanna. In questi casi arrivano segnali di sventura sempre più minacciosi, sempre più frequenti. L'unica cosa da fare è arginare i danni, pagando meno possibile. Ma qualche tributo lo devi portare, altrimenti l'incantesimo non funziona.</br>
E così eccomi qui, ho dovuto vedere gente, fare dei favori ed ingoiare qualche rospo. Ma ce l'ho fatta! Sulle ginocchia, mentre attendo nell'anticamera della stanza della maga, tengo una cartellina con dentro dei fogli. Sopra ci sono formule a me incomprensibili. E' un tipo di magia che non ho mai voluto approfondire. Magia nera, quella che ti stritola se non sai come adoperarla. Quella che ti trascina a fondo se, come me, ti comporti in modo incauto.</br></br>
"Avanti il prossimo". Prima di entrare, leggo nel sorriso della persona che esce un appagante senso di sollievo. E' incredibile come, per quanto un'essere umano faccia, ci sarà sempre qualche forza occulta che sono questi maghi possono spezzare. Tempo fa li detestavo tutti, lio avrei fatti sparire tutti con le loro formule e scartoffie incomprensibili. Ora ho capito che, nonostante i loro modi di fare bruschi con cui trattano noi, che non siamo sapienti come loro, ce ne sono anche di buoni.</br></br>
Entro. Lei è circondata dai suoi artefatti, agghindata di amuleti. Mi chiedo se servano veramente a qualcosa o se sia solo estetica. Fa un caldo infernale per essere giugno, e già si preannuncia un estate torrida. Mi scruta impassibile, impenetrabile. Le porgo il mio fascicolo di pergamente incomprensibili. Lei le guarda e, come le indovine guardavano nelle loro sfere di cristallo, anche lei si mette all'opera. Non un muscolo facciale si muove per farle cambiare espressione, non tradisce sentimenti o pensieri. Non si possono concedere compassioni per gli afflitti da queste magie.</br></br>
Io la guardo, è molto bella nonostante l'età. L'abbondante scollatura lascia poco spazio all'immaginazione. I vestiti colorati, i pendagli e gli orecchini le donano quest'aura di sicurezza. Si, sono sicuro che lei sappia quello che sta facendo.
Ad un certo punto, con un gesto teatrale, mi fa capire che tutto quello che poteva fare è stato fatto.</br></br>
Preme 'invio' sulla tastiera. La stampante si attiva con un ronzio. Lei si distende sullo schienale facendo risaltare ancora di più le sue curve. Per una frazione di secondo mi è parso che sorridesse, soddisfatta del suo lavoro. Prende il foglio dalla stampante e lo mette insieme alle altre scartoffie nella cartellina. La chiude e me la porge.</br>
Il sortilegio è stato spezzato. Sono stato salvato dal gorgo della burocrazia.Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-3428549474559449692012-08-09T15:37:00.000+02:002012-08-09T15:37:14.021+02:00Cose irripetibili (Nel senso che fanno ridere!)Ieri ho sentito cose irripetibili al tiggì uno di cui voglio rendervi partecipi. </br>
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1) Una 'scienziata' voleva mostrare com'è facile reperire droghe e, in particolare doping, via internet. Scrive su gugol 'steroidi' e fa notare come ci siano centinaia di migliala di risultati. A dir suo (cerco di citare testualmente) 'siti che vendono o in qualche modo sponsorizzano doping'.</br>
Ad uno spettatore con un livello di attenzione superiore al livello base (cioè dove mi colloco io) non sarà sfuggito il primo risultato della ricerca gugol, ovvero wikipedia, che dovrebbe far parte di uno di quei siti che parlano o vendono steroidi. Inutile dire che, eseguendo la stessa ricerca, si trovano un sacco di risultati interessanti di informazione e prevenzione. Chissà che criterio è quello di valutare la disponibilità di una sostanza illegale tramite i risultati gugol... mah... sarebbe la fine della nobile arte dello spaccio, ma purtroppo o per fortuna il tiggì uno non è un tg serio!</br>
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2) Un tizio parlava di una nota acciaieria (ilva), che deve essere messa in sicurezza dopo i recenti disastri ambientali e sulla salute dei lavoratori e dei cittadini che abitano li intorno. Non mi ricordo chi fosse, ma si lamentava di come i controlli e misure di prevenzione sulla salute sull'ambiente producono enormi costi per l'azienda.</br>
E grazie al cazzo, mi verrebbe da aggiungere!</br>
Vai a farlo te un discorso del genere, che sò, in un paese straniero dell'eurolandia (ma anche molte rispettabili aziende italiche) dove tocca loro seguire le leggi vigenti con conseguenti costi per l'azienda. Vedi come ti danno ragione.</br>
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Ho cercato di scrivere questo breve scorcio di vita mondana passato davanti alla televisione nello stesso modo con cui parlo con i mieie amici al bar, con tutti gli intercalari del caso e usando espressioni colloquiali.</br>
Questo anche per dare un'idea della qualità dell'informazione a cui siamo spesso sottoposti e, soprattutto, sono soggetti quelli che guardano il tiggì uno. </br>
Io, personalmente, mi diverto a guardarlo. Ma solo perchè ho una vaga idea di come funzionano certe cose e posso capire l'ironia che ci sta dietro.Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-78981174756257127322012-04-25T19:56:00.001+02:002012-04-25T19:58:37.936+02:00Seppur morente, resiste e combatte!Oggi ho visto una bandiera italiana appesa nell'ultimo posto dove avrei pensato di vederla.<br />
Oggi ho anche sentito altre polemiche sull'Unità d'Italia.<br />
Ma sono felice lo stesso. Ora vi spiego il perchè. <br />
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Credo che siano state proprio le polemiche a produrre gli anticorpi necessari, quelli anticorpi che ci permettono di essere forti contro i veleni e le malattie... perchè il nostro Paese è malato, stanco, questo è vero.<br />
<br />
Ma in qualche modo, c'è qualcosa che mi da speranza. <br />
Sarà una nuova Stella apparsa nel mio Cielo personale. Grazie di splendere!<br />
Sarà il vedere che anche nei cuori più duri scorre comunque lo stesso Sangue caldo.<br />
Sarà che per quanto possa essere dura e secca una roccia, c'è sempre un seme pronto a farci nascere sopra un fiore.<br /><br />
Sarà che oggi ho raccolto abbastanza bruscandoli (<i>Humulus lupulus</i>) e sto per farci il risotto.
<br /><br />
Mi dispiacciono le polemiche, davvero. Penso che la tendenza generale, in futuro, sia quella di far scomparire i confini, non di crearne di nuovi.<br />
Mi dispiace che la Storia (con la S maiuscola) sia stata scritta con il Sangue di eroi anonimi che combattevano una guerra non loro, e non sapevano che in futuro sarebbero stati giudicati entrambi nel torto.
<br /><br />
Mi dispiace.<br /><br />
Eppure sono ancora fiducioso.<br />
Eroi anonimi. Riposate in pace. Forse vi ricorderanno come mostri. Ma per me siete esseri umani. <br />
Da qualsiasi parte abbiate combattuto, la vostra morte non è stata vana.
<br /><br />
Oggi ho visto un'ape, morente, circondata da formiche che provavano a staccarle le zampe. E lei continuava a combattere. Le formiche se la stavano trascinando via.<br />
Ero tentato di lasciare che la Natura proseguisse il suo corso, ma poi con un legnetto ho provato a portarla in salvo, poco lontano. Ma ormai non riusciva più a volare e camminava sconnessamente.<br />
Allora ho capito molte cose, sulla Guerra e sugli Uomini.<br /><br />
Però magari ve le dico un'altra volta, altrimenti non riesco più a cucinare il risotto.Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-16661237851061472712012-03-24T14:01:00.003+01:002012-04-25T19:57:40.235+02:00Ministeri del nienteSono i nuovi rivoluzionari. <br />Hanno un'età indefinita, alcuni hanno anche una certa saggezza e capacità di discernere ciò che sta succedendo nel Pianeta che abitano.<br /><br />Credono che Internet sia i social network che popolano, più qualche altro sito su cui capitano per sbaglio, ma si stordiscono di fronte ad un template diverso e chiudono la scheda sfiduciati.<br />Non sanno distinguere il falso dal vero, se è scritto su una pagina di un sito, per loro è già motivo di credibilità.<br />Non sanno informarsi sui loro diritti, ne vogliono sempre di più, dimenticandosi del sangue con cui sono state scritte le pagine della Storia e le battaglie fatte per dare dignità agli oppressi.<br /><br />Odiano.<br />Non gli interessa informare, ma fomentare rabbia e far scorrere sangue. <br />Se fai notare loro le inesattezze di ciò che dicono, probabilmente cominceranno ad evitarti e snobbarti come schiavo del potere. Tendono a non replicare, comunque.<br />Sono diperati, e si aggrapperano a chiunque per restare a galla, perchè non accetteranno di morire da soli.<br /><br />Non li spaventa un'epoca di barbarie moderne, perchè trovano inconcepibile che il mondo vada peggio di così. Sbraitano, ma non sanno cosa sia la Resilienza.<br /><br />Non discernono il volgo dal Popolo!<br />Saprebbero sempre cosa fare se avessero posizioni di comando, ma non accettano la responsabilità del potere.<br />Non conoscono i contrappesi e gli ingranaggi della loro Democrazia e non accetteranno mai le regole del Gioco.<br /><br />Sono Ministri del Niente. <br />Combattenti digitali con spade arrugginite e lance spuntate.<br />Non comprendono l'importanza ne della Forma, ne dell'Essenza e mischiano linguaggi a caso non curanti di farsi capire.Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-4661108107851182352012-02-23T18:18:00.002+01:002012-02-23T18:22:13.763+01:00Preghiera di un miscredenteBuon Dio (o Principio Creatore dell'Universo, o come preferisci essere chiamato) come saprai tutti i miei cari cercano di farmi smoccolare un bel po' contro di Te in un momento in cui dovrebbero evitare. Tu perdonali, io cercherò di non infrangere il Secondo Comandamento. <br /><br />E siccome non voglio infrangere nemmeno il Quarto e cercherò di non mancare di rispetto ai suddetti 'cari', andrò a fare una passeggiata e insulterò un cestino dei rifiuti!<br /><br />Amen! (For fucks' sake!)Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-39228258643829024922012-01-10T23:25:00.001+01:002012-01-10T23:29:13.676+01:00Eppur resiste!<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://2.bp.blogspot.com/-ufv7uwqmhFI/Twy7NPMLIwI/AAAAAAAAAEQ/b_pG-qLE72Y/s1600/IMG_0433.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="http://2.bp.blogspot.com/-ufv7uwqmhFI/Twy7NPMLIwI/AAAAAAAAAEQ/b_pG-qLE72Y/s400/IMG_0433.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5696133464807121666" /></a>Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-13516425469838709452012-01-09T15:23:00.003+01:002012-01-09T15:41:58.822+01:00Il Nulla che avanzaRiprendendo l'entità di quel famoso libro/film che distrugge l'universo di fantasia degli esseri umani (o qualcosa del genere), molte volte ho sentito riferirsi al <span style="font-weight:bold;">Nulla che avanza</span>.<br /><br />Ne ho sentito parlare soprattutto con riferimento alle persone che, con la loro stupidità manifesta (intenzionale o no), smontano ragionamenti brillanti, distruggendo la fede nella razza umana ai pochi filantropi tra cui ho la presunzione di annoverarmi...<br /><br />Il <span style="font-weight:bold;">Nulla che avanza</span>. Lo vedo nei social network, nella musica, nei blog... coloro che giudicano, che sezionano la società e vogliono far credere che il loro punto di vista sia in qualche modo autorevole. La televisione, sua ancella, ci mostra ogni giorno i suoi seguaci diffondendo le loro idee blasfeme.<br /><br />Eppure, nonostante la potenza, la tracotanza e la boria di questa pericolosa entità che tutto sembra travolgere, noi non ci faremo cogliere impreparati!Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-77068942690364883042011-12-22T14:01:00.003+01:002011-12-22T14:29:20.765+01:00Tenma Kofuku<span style="font-style:italic;">Certe notizie sono troppo assurde e stomachevoli, meritano di essere bandite dalla nostra esperienza sensibile - Anonimo</span><br /><br />Mi limiterò a raccoglierle in uno speciale archivio, come una di quelle stanze che si vedono nei film.<br />Perchè?<br />Beh, principalmente sono fatti miei... ma visto che, di solito, chi apre un blog lo fa per raccontare i fatti suoi, ecco qua.<br /><br />Sono affascinato dai lati più oscuri dell'animo umano, adoro perdermi nella lettura di quei fatti, in cui si delineano invisibili sentieri. <br />Seguendo questi percorsi spesso arrivo a dei bivi o a degli incroci che ho già attraversato, è come esplorare un territorio che pochi altri viandanti scelgono di battere.<br />Non è banale cronaca nera, quella non mi interessa, la paragono a banali pettegolezzi...<br />Non è nemmeno quella morbosa necrofilia che affligge questo popolo decadente, non è necessario che il fatto sia eclatante o splatter...<br />Non so come spiegarmi, ovviamente. E' come se sotto la superficie ci fossero dei punti cavi, un sistema circolatorio di cunicoli inesplorati.<br /><br />Un giorno, forse, troverò il bandolo della matassa che mi permettarà di squarciare questa abominevole ragnatela che la mia specie ha tessuto. <br />Nel frattempo, è veramente difficile camminarci sopra senza restarne invischiati. Ritorno spesso alla vita normale per riprendere fiato.<br /><br />E intanto colleziono questi reperti dal bagliore oscuro. Non sono solo, lo so. In qualche modo percepisco che altri nel mondo hanno cominciato ad edificare le loro biblioteche. Anche loro nella speranza di poter porre fine, un giorno, a questa follia dilagante che piaga il genere umano.Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-10783205486500511702011-11-18T16:25:00.000+01:002011-11-18T16:26:32.339+01:00Pubblico vs StataleQuando otto mesi fa mi è venuta l'idea per questo articolo (all'inizio doveva essere più serio), lo confesso, ho pensato: 'Due ricerchè su Google, due lette a Wikipedia ed è fatta!'<br /><br />Mi sbagliavo...<br /><br />A dire il vero la differenza tra pubblico e statale non è affatto definita e netta, qualcuno in rete sta cominciando ad affrontare il problema... quindi, da buon/non blogger che pontifica quale io sono, non potevo mancare.<br /><br />Pubblico. Res Publica (mi piace molto questa parola). Ciò che è di tutti. Il parchetto, le sponde del fiume,... la Scuola? ...la Sanità? ...il Territorio? <br />Cosa sapete della scuola dove mandate vostro figlio? Cosa sapete dell'ospedale dove vi curano? Ecco l'inghippo: tutto quello che voi credete Pubblico, incluso lo Stato, non è vostro. E' dello Stato!<br />Quindi non ci potete ficcanasare, non potete sapere se il bilancio dello Stato è a posto, se le scuole o gli ospedali sono a norma, ecc... o meglio, lo potete sapere, ma è una rottura mai finita!<br />Cosa ne sappiamo delle nostre risorse idriche? O ittiche? Bastano? Quali e quanti sprechi e abusi ci sono?<br />Il nostro territorio è a norma o è stato tutto un fango di condoni? Il letto del fiume lo possiamo curare anche noi, organizzandoci in squadre di volontari supervisionate da esperti? <br />Il debito è Pubblico, cosa vuol dire? Come funziona il debito pubblico? Perchè lo pagate? Da dove arriva? In questo, il debito, è più Statale che Pubblico.<br /><br />Dove possiamo mettere il naso e le mani diventa Pubblico, ma non perchè ce lo lasciano fare, anzi... perchè ce lo siamo guadagnato noi! Altrimenti delegheremo sempre allo Stato, lasceremo che se ne occupi qualcun'altro. E questo, non chiamatela malfidenza, non è sempre la scelta vincente: non tanto perchè la 'pubblica amministrazione' potrebbe (quando mai?) pensare agli affaracci suoi, ma anche perchè potrebbero finirci dentro persone estremamente incompetenti!<br /><br />Ecco che, se noi cominciamo a pretendere una maggiore chiarezza nella gestione della Res Publica, definiremo sempre meglio i confini tra Statale e Pubblico, per poter portare al pubblico sempre più Stato.<br /><br />Badate bene, non sono io quello che vuole che tutto lo Stato sia denudato di quella privacy che gli serve per funzionare in modo efficente, ho letto il Principe e ho un minimo senso di Ragion di Stato. <br />So che certe cose non possono essere rivelate al Popolo (sovrano?) altrimenti scoppierebbe il Caos.<br />Esiste sicuramente un giusto equilibrio. Come per tutte le cose.<br /><br />In questo internet può fare molto. Come? Stay tuned!<br /><br />Grazie agli amici di Diaspora* per l'ispirazione! Questo articolo è più scritto da voi che da me: senza mesi di ragionamenti insieme a voi non ci sarei mai arrivato!Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-27690654906406661372011-11-08T11:26:00.002+01:002011-11-08T11:29:33.088+01:00Un piccolo passo indietro per tuttiLe dimissioni del premier sembrano decidere tutto, ormai. O meglio, quel piccolo numeretto a cui tutti guardano che è semplicemente il dito del saggio, che ormai indica la Luna da troppo tempo, inutilmente.<br /><br />Sicuramente non saranno le dimissioni del premier a tranquillizzare noi, in quanto le alternative sono raccappriccianti: il suo braccio destro ad esempio, ovvero il potere dietro al trono, o un centrismo che è un guazzabuglio di pretini baciabanchi con un leggero aroma di fascismo (che in Italia, fa anche colore locale. Il nero.)<br />Guardando le opposizioni, non è altrettanto rassicurante, un'alternativa di governo, effettivamente, non c'è mai stata. Si affacciano al fronte delle elezioni partiti autoproclamatisi perfetti, i cui fan boy non accettano nessuna critica. Non vi ricorda qualcosa di già sentito? <br />Governi tecnici? Neanche a parlarne in Italia... io potrei anche essere favorevole a dei veri tecnici, ma tanto so che le mie parole verranno travisate... quindi fanculo!<br /><br />E comunque la politica ha raggiunto un tale grado di melmosità che è impossibile far manovra: non abbiamo il diritto di sapere chi sia eletto e/o eleggerlo grazie alla famigerata legge elettorale, a cui si tenta di dare una improbabile dignita con un nome latinizzato. <br />Non possiamo neanche farci i cazzi dei nostri politici che siamo etichettati come giustizialisti. Essere etichettato perchè chiedo che sia rispettato un mio diritto mi mancava, ma non importa. E' un altro discorso.<br /><br />Il problema non è politico. Magari lo fosse, potremmo entrare in politica con la fiducia di poter cambiare le cose! Il problema politico, qui da noi, c'è sempre stato. Io non capivo molto, o non ero ancora nato, ma 40 anni di Balena Bianca farebbe sbocciare un aspirante capitano Achab in tutti noi, con tutta l'ossessione del caso per non farla ritornare al governo. In 40 anni la politica, la mafia e la chiesa congiuntamente hanno dimostrato di essere le peggiori tre disgrazie per un paese che poteva essere la prima potenza mondiale (e fanculo anche alla modestia!)<br /><br />Il problema è culturale! Che è peggio, molto peggio!<br /><br />L'attuale tendenza è che la crisi (o come diavolo volete chiamarla) impoverisce le persone, ma le file per acquistare tv e decoder sono tali da causare problemi al traffico. <br />Chiunque può diventare ministro, basta che si trovi in una posizione tale da spostare quella percentuale di voti sufficente, senza nessuna competenza tecnica.<br />In certi casi, per fare il ministro basta saper leccare il culo (e non solo) per bene. <br />La squadra di governo è composta anche da rottami di socialismo e democrazia cristiana... in un partito liberale, liberista e libertino. Ha perfettamente senso.<br />Se la gente volesse diventare ministro a colpi di favori sessuali, sarebbe un conto. Ma in Italia si vende il corpo e l'anima anche per apparire in TV.<br /><br />Ecco, scusate lo sfogo, ma stamattina presto è scattata la discussione politica e sociale e ho raccolto le impressioni e le pubblico qui, dove non le legge nessuno. Tra i due interlocutori, però, io solo ho la possibilità di pubblicare, quindi l'ho fatto su richiesta. <br />Salto di palo in frasca, forse. Chissene! Non sono un vero blogger, io!Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-42517474184538046812011-10-13T20:11:00.000+02:002011-10-13T20:12:09.357+02:00MicroriflessioniDiciotto gradi d'estate con il condizionatore, venticinque d'inverno con il riscaldamento. Ma siamo contro le guerre per l'energia, eh!<br /><br />Boicottiamo i signori del petrolio... più di metà delle pubblicità in televisione sono di macchine.<br /><br />Tra l'altro, le pubblicità delle macchine funzionano più o meno così: 'Non essere una pecora nel gregge! Compra questa macchina!'<br /><br />Da una pubblicità di macchine: 'Il DNA non spiega perchè siamo diversi gli uni dagli altri.' Ah, giusto, siamo unici se compriamo una macchina nuova. Come ho fatto a non pensarci!<br /><br />Compra una crema al DNA per riparare il tuo DNA, così resti sempre giovane.<br /><br />Non sottoporti a interventi di chirurgia plastica, che sei meno biodegradabile!<br /><br />Perchè ai credenti danno fastidio gli atei? Immagina delle scimmie in gabbia che vedono altre scimmie girare libere...<br /><br />Molti italiani sperano che un tizio che non sa chi gli ha comprato la casa faccia cadere il governo... andiamo bene!<br /><br />Il nucleare bocciato col referendum. Nella manovra proposta di tagli per lo sviluppo delle energie rinnovabili. Ma è un caso... sempVe a pensaVe male!<br /><br />In Italia la cosa più seria è la satira.Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-30297902133999683792011-09-01T20:40:00.004+02:002011-09-01T21:01:59.912+02:00I fili della storiaVorrei citare uno scorcio di giornalismo di più di trenta anni fa.
<br />Per l'esattezza era il 28 maggio 1980, chi scrive è Indro Montanelli, nella sua rubrica <span style="font-style:italic;">'Controcorrente'</span>:
<br />
<br /><blockquote>Qualcuno che si spaccia per un rappresentante del colonnello Gheddafi - e che potrebbe anche esserlo - ci ha ammonito per telefono che anche noi potremmo fare la fine che stanno facendo i "traditori" libici rifugiati all'estero, e specialmente in Italia. Non la consideriamo una vanteria. Come scuola di assassinio e organizzazione di sicari, il regime di Tripoli ha le carte in regola. Ma il suo ducetto stia attento: muore bene chi muore ultimo.</blockquote>
<br />
<br />Che dire, spero solo che ci aiuti a ricordare le cose come sono andate, ora che il regime del colonnello Gheddafi sembra polverizzato.
<br />Sperando che non ce ne sia un'altro.
<br />
<br />Ricordo quando Gheddafi venne in Italia, circa un anno fa, agghindato come un albero di natale, farneticando del fatto che la sua religione avrebbe conquistato il nostro territorio, che a fatica sta conoscendo la secolarizzazione.
<br />Ricordo l'assurda messa in scena del nostro governo, alquanto goffo in politica estera, ma sempre bravo a mettersi in ridicolo anche di fronte a un regime sanguinario.
<br />E ricordo anche l'assordante silenzio dell'Europa in merito, che lascia sempre l'Italia in prima linea per proteggere le sue preziose frontiere, disposta a chiudere un occhio sul fatto che il regime del Rais ammazzasse nel deserto i profughi. Salvo ovviamente rivendicare il petrolio che sgorga da quelle stesse sabbie macchiate di sangue.
<br />
<br />O forse sono io che comincio a ricordare male?Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-54087739610844923002011-08-29T16:08:00.002+02:002011-08-29T16:13:24.292+02:00Tesori nascosti in bella vistaGuardando questo muro mi viene in mente una poesia di Montale, studiata anni fa. Per non dire sezionata.
<br />La situazione è paradossalmente simile.
<br />
<br />Estate. Caldo secco. Erbacce morte si erano fatte strada tra l'asfalto, unicamente per lasciare ai nuovi semi più spazio vitale per crescere durante il prossimo anno. Piccole lucertole si arrampicano veloci su una parete di lastroni di cemento, quando le fisso si fermano e mi squadrano. Poi faccio finta di non guardarle, ma con la coda dell'occhio le vedo arrivare in cima alla muraglia. Li si fermano e mi guardano, sembrano sapere che al di la della recinzione io non posso arrivarci.
<br />
<br />Cammino ancora su questo asfalto crepato.
<br />
<br />Dall'altra parte della recinzione crescono rigogliose piante rampicanti, che sbucano da sopra il bordo come delle gigantesche mani che che si aggrappano, si stanno arrampicando su un baratro profondissimo.
<br />
<br />So cosa c'è al di la della parete: solo un cortile di un vecchio capannone in disuso, diroccato, con attrezzature per l'edilizia lasciate li a marcire, a corrodere, ad arrugginire. Lo so perchè da diversi punti più distanti è possibile osservare all'interno, e anche da alcuni fori sulla parete, grandi circa quanto il mio occhio.
<br />
<br />Continuo a camminare, cercando un'improbabile entrata. So che non c'è, da bambino venivo spesso qui, per lo stesso motivo. Magari è crollato qualche tratto, magari è stato sfondato un cancello, magari si è aperta una breccia...
<br />La strada termina con una piccola recinzione. Al di la, ricchi e pesanti grappoli d'uva stanno maturando al sole dorato, cullati da una lieve brezza. La muraglia svolta e io non posso più seguirla.
<br />Mi fermo ad osservare i grappoli d'uva. Sembra quasi di sentirli maturare sotto il sole del pomeriggio. Il vento porta profumi che non ero più abituato a percepire.
<br />
<br />Un vecchio contadino mi sveglia dal torpore. Sta raccogliendo l'uva, pazientemente, lentamente. Si rivolge a me, in dialetto, dicendomi che la sua uva è tutta la sua ricchezza, l'unica vera passione.
<br />La nostra terra è il nostro oro, dice. La nostra unica vera ricchezza. Il resto sono solo chiacchere. Mi da un grappolo da assaggiare, è veramente buono questo nettare ancora caldo dal Sole.
<br />Questo Sole, continua il contadino, è come Dio, benedice la nostra terra, fa maturare le piante. L'acqua da loro nutrimento e vigore. Il resto sono solo chiacchere, ripete.
<br />
<br />Ringrazio. Lui scompare tra i filari. Torno indietro, assaporando acino per acino. E, per qualche minuto, non penso più a cosa ci sia al di la della muretta. Finito il mio pasto inaspettato mi si fa tutto un po' più chiaro. La curiosità per un segreto mi ha accompagnato a scoprirne un'altro. Probabilmente più prezioso.Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-35280016381729190332011-08-19T16:08:00.000+02:002011-08-19T16:09:16.246+02:00Deficit... di informazioneL'informazione in Italia funziona in modo lineare. Talmente lineare che, giustamente, politici e potenti in generale non debbono nemmeno preoccuparsene.
<br />
<br />Se una notizia la danno Minzolini e Fede, sicuramente è controllata ed è stata vagliata da qualche comitato anonimo per la diffusione delle notizie, pagato dai contribuenti, stile 1984 o Brave New World. La notizia sarà inventata, o se è vera è di propaganda.
<br />Se la notizia la danno Travaglio o altre frange di giornalisti che appartengono ad una categoria più seria, allora tutti quanti, comodamente seduti nelle poltrone davanti al computer, grideranno allo scandalo e si metteranno a idolatrare il falso dio della libertà d'espressione (che nel nostro Bel Paese è spesso confuso col poter insultare o sproloquiare a caso su temi di cui non si ha nessuna competenza).
<br />Se la notizia la dai tu, amico mio, non importa che tu ti sia affannato a cercare qualche documentario in lingua straniera, o che tu abbia letto decine di articoli specifici su un qualsiasi argomento: non ti si caga nemmeno di striscio. L'unica tua soddisfazione è essere a posto con la coscienza. Personamente è già un bel risultato poter lasciare questa valle di lacrime senza troppi rimpianti, io la mia parte l'ho fatta, toccava agli altri, ma erano troppo impegnati a distrarsi con le puttane del presidente del consiglio per farci caso... amen.
<br />
<br />Prendiamo i piani di austerity che ci torchieranno come la veccia nei prossimi anni.
<br />Parliamo degli immensi privilegi di cui godono immeritatamente da sempre i politici di tutto il mondo.
<br />Parliamo delle tesorerie ricolme delle confessioni religiose che lucrano sulla disperazione degli ignoranti e degli illusi.
<br />Sono cose che sappiamo da anni! Ci distraggono per quei due o tre giorni in cui siamo impegnati a indignarci (sempre comodamente seduti davanti al computer) e poi basta. Ritornano a ondate e ogni volta è come la prima volta. Come quando si fa l'amore, con l'unica differenza che invece lo prendiamo nel culo tutti, belli o brutti.
<br />Boh... forse a voi piace, forse sono io a fare parte di una piccola minoranza che non si adatta.
<br />
<br />Torniamo sempre alla moda del momento: i piani di austerity lasciano inviolati i flussi di denaro che arrivano allo stato vaticano (si, con la minuscola). Cioè... siamo sicuri di doverci scandalizzare per questo? Sono anni, anzi secoli, che viene denunciato lo strapotere di questa organizzazione criminale e mi volete far credere che siete incazzati solo adesso!?
<br />
<br />Ma è ovvio che siamo governati da una casta che banchetta spudoratamente mentre siamo strozzinati da un non meglio identificato debito! Ce lo meritiamo!
<br />Debito nei confronti di chi poi? Lo sapete? Non indignatevi quando lo scoprite, che tanto so che fate finta di non saperlo...Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-63993705823224527112011-07-19T00:21:00.002+02:002011-07-19T00:37:21.660+02:00Carne da cannone (Cannon fodder)Mi sfugge questa cosa della gente che si offre come carne da cannone su facebook. C'è stato un tempo in cui l'avrei preso volentieri io quel ruolo. Ora preferisco evitare di morire per i miei simili...<br />Appartenere ad una specie di zombie senza volontà pronti a schiantarsi contro qualcosa di più forte di loro in nome di un nuovo profeta non fa per me. Preferisco le piccole cellule indipendenti che lottano per qualcosa di concreto, che non sia condividere le solite menate su una piattaforma sociale ...<br />Ops... volevo dire, virtuale...<br /><br />Andate avanti voi, questa volta. <br />La storia del nostro progresso è scritta col sangue di eroi anonimi, come dicevano in Fight Club... probabilmente saremo tutti tra quelli. Ma questo fenomeno di isteria collettiva dei social network a me ha stancato, poco tempo fa. <br />Non che non mi interessi fare la mia parte, ci mancherebbe. E continuerò a farla, ma non sarà su questo blog, o su facebook, o su diaspora.<br />Continuerò a farla perchè il desiderio di libertà, il desiderio di creare, di scrivere è intrinseco in qualsiasi individuo nato libero. Ma non sarà su internet...<br /><br />Quello che invece mi preoccupa è la tendenza umana a seguire la corrente. Nessuna pagina vi interessa se ha pochi fansSS!? Anche se questa dice cose condivisibilerrime voi vi vergognate a cliccare su 'condividi', perchè sono posizioni <span style="font-weight:bold;">veramente scomode</span>!<br /><br />Coi centinaiadiK fans invece vi sentite eroi!? Ma gli eroi sono eroi proprio perchè vanno avanti prima degli altri e per la maggior parte delle volte muoiono immeritatamente soli! <br /><br />Non voglio sentirmi eroe, per carità! Non crederete che questo blog sia gestito da uno stronzo seguace della libertà o qualcosa del genere, vero? Con questo nome!?<br />A me non interessa il bene comune, o una vostra qualsivoglia presa di coscienza... ma rispondete a questo: quanti di voi scenderanno in piazza dopo aver (ri)scoperto i privilegi della casta? Al momento sembrano essere 300k... sicuri di non ritrovarvi da soli alla prossima manifestazione?Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-38174502006516522252011-04-26T21:56:00.002+02:002011-04-26T22:11:46.687+02:00Pian(t)o di rinascitaGli operai stapparono una bottiglia di vino per festeggiare, la scusa era buona: si riprendeva il lavoro!<br />I governi avevano escogitato un piano che per portare infrastrutture e possibilità di sviluppo nei continenti più poveri e i giovani si erano recati in massa agli uffici di assunzione.<br />Una rapida controllata al curriculum e via, in aereo o via nave. Senza sapere nulla. Del resto, in uno stato di stallo simile, qualsiasi cosa andava bene, anche lasciare la famiglia, gli amici, gli amori...<br />I più anziani sarebbero rimasti a produrre le manifatture da spedire, in questo modo la catena sarebbe stata doppia: un flusso di merci verso i paesi in via di sviluppo ed uno di denaro verso i vecchi continenti. La Confederazione l'aveva pensata proprio bene, si dicevano gli operai ridendo, già alticci.<br />Mettevano nelle scatole questi piccoli pezzi di metallo, dalle forme più svariate. Nessuno sapeva a cosa servissero, ne loro ne il proprietario della fabbrica, erano stati ordinati dalle Agenzie per lo Sviluppo della Confederazione, tanto bastava. Lavorare significava già molto.<br />Alcuni di loro si lamentavano perchè i figli non scrivevano mai a casa, molto probabilmente la vita bella si faceva nelle zone in via di sviluppo, ora. I giovani all'avventura non avevano tempo neanche di buttare giù due righe per i loro vecchi.<br />Ridevano. <br />Le notizie erano poche, la crisi economica aveva decimato le risorse del territorio, per vedere la televisione occorreva andare nei bar, quelli che ce l'avevano. Sempre di avere i soldi per andarci al bar, ormai era cosa da ricchi e si preferiva ritrovarsi a casa di qualcuno o nei luoghi pubblici a raccontarsi le notizie per sentito dire. <br />Ma ora ci sarebbe stata la ripresa! Ognuno avrebbe potuto avere un televisore a casa. O una radio. O un computer.<br />Quelle erano diventate cose da ricchi, ormai.<br />Ridevano, gli operai, contenti del loro lavoro. Ce n'era così tanto che anche il titolare lavorava con loro, allegramente. Anche suo figlio era partito per dare una mano.<br /><br />Da qualche parte al centro del Vecchio Continente, immerso nei suoi pensieri, il Primo Ministro della Confederazione osservava le auto lussuose sbucare dalla foresta di conifere e parcheggiarsi ordinatamente nel cortile della sua villa. Era il giorno più importante della sua vita, di quella dei suoi ospiti e, forse, di quella di tutti gli abitanti del Mondo.<br />Col cuore in gola e la tensione snervante, provava a ripetersi mentalmente il discorso che avrebbe fatto ai colleghi degli Stati Membri. Erano solo formalità, ovviamente, la Guerra era stata decisa dai grossi gruppi industriali e dalle Agenzie per lo Sviluppo. Nessun uomo politico avrebbe osato fiatare.<br />Che grande idea! Mandare i giovani al fronte con l'inganno mentre i vecchi costruivano componentistica per gli armamenti. Quando il popolo avrebbe capito di cosa c'era sotto la Guerra sarebbe stata già vinta. Con le perdite del caso, ovviamente, ma che ci potevano fare loro? La popolazione mondiale era troppa e l'economia stagnante.<br />Non c'era di meglio di una guerra per risolvere tutto, pensava sorridendo il Primo Ministro.Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-88612609946815802842011-02-17T13:47:00.004+01:002011-02-18T10:26:43.224+01:00Dissacrante, ironico ed immotivato... come dovrebbe essere!Quando Dio finì di creare il mondo non si accorse che qualcosa non andava... quella notte dormì male, come se si rendesse conto inonsciamente di aver sbagliato qualcosa. <br />Il giorno dopo perse tutta la giornata a guardare e riguardare la sua creazione, incapace di individuare il suo errore. Gli arcangeli si riunirono intorno a lui e anch'essi, in preda all'ansia, cominciarono a fare osservazioni, chiedere spiegazioni, nella speranza di individuare l'errore compiuto per aiutare il loro Signore.<br /><br />-Mio Signore- disse Gabriele -l'errore potrebbe essere stato lasciare il libero arbitrio all'uomo. Così facendo alcuni uomini cominceranno a fare del male ad altri uomini e il mondo perfetto non potrà mai esistere.<br />-No!- tuonò Dio -Ho lasciato apposta questa dicotomia nell'uomo affinchè possa costruirsi con la fatica il proprio paradiso nel corso dei millenni.<br />-Mio signore- osò Michele -Non è forse la blasfemia quello che cerchiamo? Offendere le autorità celesti è sbagliato... potrebbe offendere anche le anime dei giusti!<br />-Non è nemmeno quello- sussurò pensoso Dio -i giusti sapranno trovare conforto nella preghiera e nella meditazione, e poi le offese verso di noi non ci scalfiscono nemmeno. Se un muratore gli sfugge un mattone e gli cade su un piede avrà ben il diritto di moccolare un po'! Chi lo vuole impedire è solo un ipocrita.<br />-Mio signore- suggerì Raffaele -Non è forse l'ateismo e l'agnosticismo? Chi non prosegue le sue opere nel nome del Signore cosa mai potrà portare di buono nel mondo?<br />-Nemmeno quello...- sospirò Dio che cominciava a stufarsi di quelle ridicole affermazioni -vedi, le opere buone vanno fatte e basta, non importa sotto che bandiera. Che sia la mia, del mio collega Buddha o chi per lui o nessuna di queste non importa.<br />Anche il Buddha arrivò a controlare cosa ci fosse di sbagliato.<br />-L'ho vista!!- Esclamò a gran voce Uriele -Eccola la! E' l'Italia mio Signore!<br />Tutti si precipitarono ad osservare. Dio sbiancò in volto e la sua bocca si spalancò! -Per Giove- riuscì solo a mormorare.<br />Anche Giove arrivò a vedere cosa fosse quella confusione.<br /><br />Nella sua infinita saggezza e lungimiranza, Dio capì il suo errore. Immaginò i popoli che risiedevano in Italia sviluppare una cultura più velocemente delle altre, vide nel futuro cosa sarebbe successo: la varietà dei climi presenti in quel fortunato paese favorì adattamenti molto diversi, un così grande perimetro via mare avrebbe favorito i commerci, il circolare di idee... Immaginò nascere l'Impero Romano, percepì il suo amore per la cultura e l'arte e la sua capacità di assorbirle pur favorendo le autonomie e le religioni locali.<br />Percepì nel futuro il rinascimento e le rivoluzioni culturali che avrebbe portato in tutta Europa e, successivamente, nel Mondo. Vide un Paese ricco di paesaggi bellissimi, con una storia millenaria, una cucina che permetteva di far pagare un semplice piatto di spaghetti 6 euro dove altri popoli non erano nemmeno in grado di far bollire l'acqua...<br />Vide i veneziani architettare la Repubblica di Venezia, così avanzata e civile per quei tempi e vide gli storici di altre nazioni studiarla a fondo per costruire i meccanismi di altre repubbliche.<br /><br />E fu allora che Dio si arrabbiò. Si, perchè l'errore di un essere onniscente e onnipotente porta ad una grande rabbia!<br />Gli arcangeli tentarono inutilmente di calmare il loro Signore ma fu tutto inutile...<br />-Sia maledetta l'Italia!!- imprecò violentemente Dio! -A quel popolo così eletto darò tutto il peggio che riesco a concepire!<br />Gli arcangeli si strinsero tra di loro tremando di paura a quelle parole.<br />-Tiè! Ecco qua, darò loro la culla del cattolicesimo, anche se il cristianesimo è nato in Asia, non me ne frega niente! Gli insegnamenti di Cristo sono validi, ma i lato peggiore lo ficcherò nel cuore di Roma!<br />Gli dei dell'Olimpo piansero al pensiero e tentarono di dissuaderlo, ma non ci fu verso.<br />-Tiè! Sistemato anche il rinascimento! Gli italiani non si sentiranno mai un popolo unito e diffideranno sempre dei forestieri, questo dovrebbe fermare la circolazione delle idee geniali di Leonardo e Galileo! Combinate con l'inquisizione non avranno scampo.<br />-Tiè! Anche con il Risorgimento! Il regno dei Savoia e la mafia saranno quello che si beccheranno gli italiani per aver osato tanto!<br />-E infine...- tuonò per l'ultima volta -marchierò con il germe della stupidità irreversibile la classe dirigente, in questo modo le decisioni volute dai rappresentanti del popolo saranno sempre in grado di contrastare il loro genio! Inoltre si diffonderà l'idea che essere furbi e disonesti paga più della lungimiranza e del bene comune! In questo modo il popolo italiano è spacciato definitivamente!<br />E Dio scoppiò in una fragorosa risata. <br /><br />Nei millenni, però, Dio si dovette arrendere all'evidenza. Nonostante tutte le nefandezze compiute, il popolo italiano non si tirò mai indietro e affrontò con orgoglio gli ostacoli che gli vennero messi davanti. L'unica cosa in cui nessuno potè farci niente era il continuo scherno degli altri Paesi per la classe dirigente dell'Italia. Fu così che, pur vergognandosi di essere un popolo tanto sfigato, gli italiani si stavano preparando anche a quella sfida.<br />Allora Dio sorrise benevolo. Capì che il suo sfogo era vano e li lasciò fare. Capì che per quanto l'inferno fosse tetro e puzzolente, i popoli ne sarebbero sempre e comunque usciti. E con questo pensiero confortevole se ne tornò a dormire, facendo bei sogni in cui chi ama il potere ed il controllo muore sempre solo e facendo una fine misera.Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-15644597040794075222010-10-25T21:47:00.000+02:002010-10-25T21:48:31.052+02:00Olio esaustoOsservo questi ragni. Il loro rivestimento chitinoso è trasparente, posso tranquillamente vedere i loro organi interni pulsare. Tessono ragnatele bioluminescenti, servono ad attirare gli insetti che così rimangono intrappolati e fanno da cibo ai piccoli aracnidi, oltre che essere parzialmente digeriti dai funghi che proliferano sulle ragnatele. Sono dei simbionti. I ragni tessono la tela, i funghi vi fanno le loro colonie, le rendono luminose e ricevono nutrimento anch'essi dagli insetti. Anche ai ragni conviene. Loro l'equilibrio l'hanno trovato.<br /><br />Osservo i ragni tessere le loro ragnatele tra gli ingranaggi di quei macchinari che credevo anch'io miei simbionti. Io li aggiustavo, li facevo funzionare, coordinavo i loro movimenti. Ora sono morti, e con la loro morte sto morendo anch'io. Non ho più niente di cui vivere, non ho più niente da fare. L'unico mio rammarico è non aver ascoltato quei saggi uomini che tempo fa mi avevano avvisato a riguardo. <br />Ora il mio cibo sono le ragnatele, sono i ragni che riesco a catturare. Sono nutrienti, buoni. Ma sono anche piccoli ed il mio stomaco, perforato dall'ulcera, gradirebbe una bistecca. Gradirebbe anche dei miei compagni, dei quali mi sono nutrito fino a poco tempo fa, ci fosse ancora qualcosa di più delle ossa. Invece niente. Solo polvere ed ossa. Ho provato a mordere il metallo dei macchinari che mi facevano da alleati, ma non riesco a masticare. Mi sono rotto i denti sull'acciaio senza nemmeno scalfirlo. Curioso che la fame possa portare un uomo a fare qualcosa di così stupido, pur sapendo che è stupido.<br /><br />Scrivo queste righe perchè sento la fine vicina. Sperando che un giorno qualcuno le legga. Il mito del progresso è falso, aveva ragione quel gruppo italiano che ascoltava mio fratello, quello sfaticato, come si chiamavano...? Mi ricordo solo una canzone con un ritornello che recitava in inglese 'I don't need you gadgets'. Se avessi recepito quel messaggio ora chissà dove sarei. Probabilmente con mio fratello che è stato arruolato a forza nelle Truppe Speciali di Confine perchè inutile al sistema produttivo.<br />O forse me lo sono sognato io e mio fratello è al sole di qualche spiaggia tropicale che beve mojito strusciando la testa tra le tette bronzee di qualche indigena. Mi piace pensarlo così... che ha trovato la sua strada senza lavorare. <br /><br />Ah, il mojito. Ne berrei volentieri ancora. Purtroppo non ci sono più campi per cercare la menta. Non ci sono più campi per coltivare niente. Ci sono solo sterpaglie spinose e coriacee che crescono dalle crepe del cemento e dell'asfalto. I ricchi si sono rifugiati nelle loro roccaforti e i cecchini sparano a vista a chiunque si avvicini. A parte i convogli corazzati che portano loro i viveri, naturalmente. Quanto sperano di sopravvivere ancora in questo modo? Qualche anno? Ogni tanto qualche convoglio sbaglia strada, si perde. In quel caso è facile assaltarlo e mangiare qualcosa. Hanno persino la menta ed il rum per il mojito! Berlo mi fa male, lo stomaco mi si contrae. Ma è così buono!<br /><br />Accidenti. L'unico foglio che ho trovato sta per finire e non vi ho detto praticamente niente. Spero almeno di resistere alla tentazione e non mangiarmelo. Spero di lasciarlo ai posteri. Spero di resistere alla tentazione di non salire sul tetto di questo capannone e gettarmi di sotto. Nessuno potrebbe seppelirmi. Non si possono scavare fosse sull'asfalto e sul cemento. Nemmeno quello si può fare.Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-43127381513040851142010-07-23T12:04:00.003+02:002010-09-03T16:05:17.855+02:00Buio accecanteMi hanno chiuso al buio. Mi hanno tenuto compagnia, per trent'anni, solo i contorni frastagliati della pietra. Roccia viva dove hanno scavato il buco in cui sono stato gettato. Sopra di me sbarre arruginite. Sotto solo un foro per far percolare gli escrementi. Ogni tanto gettano del cibo, ogni tanto una secchiata d'acqua caldissima, che mi ustiona la pelle, per lavare via l'odore di fogna. <br />Mi urlano di spostarmi. E ridono. <br /><br />Non ho conosciuto la mia colpa. Non mi hanno detto niente, a parte che ero pericoloso per la società e che non potevo capirne il motivo. Nel buio solo urla disperate, singhiozzi, voci spezzate che sussurravano nenie incomprensibili e discorsi senza senso, gli schemi logici frantumati dalla disperazione...<br /><br />Conosco solo i contorni ruvidi della pietra che in questi anni mi ha separato dal mondo esterno. <br /><br />Poi, dopo trent'anni. Un fascio di luce. Rumore metallico ed una pesante corda che sa di muffa calata nelle tenebre. <br />'Aggrappati, sei libero.' <br />Trascinato su, contro la gravità. La luce puntata sulla mia faccia mi causa un dolore indicibile. Mi hanno lavato, sbarbato e vestito di tutto punto. Pian piano mi sono riabituato alla luce. Una donna vestita bene con un buon profumo mi dice che il mio caso è stato riaperto ed esaminato. E' stata condotta un'inchiesta negli anni. Sono emersi nuovi indizi. Un'altro colpevole prenderà il mio posto. Me lo indicano mentre lo conducono alla grotta.<br />'E' innocente!' Grido. Bastava guardare la paura nei suoi occhi per capirlo. <br />'Non dica sciocchezze. Evidentemente è in stato confusionale. Capiamo il suo disagio.'<br />Non ho la forza di replicare. Mi portano fuori. Mi fanno sedere su una macchina. <br />'Sarà contento di rivedere la sua famiglia!' <br /><br />Sono seduto al tavolo con dei bambini che non conosco. Una donna che non conosco, molto più giovane di me, mi posa delle pietanze squisite sul piatto. Mi chiama 'tesoro', 'caro',... si vede che finge. Non si spreca neanche a recitare. I bambini hanno l'aria interrogativa, si stanno chiedendo cosa stia succedendo, ma provano a recitare anche loro. Recitano meglio della donna. Mi chiamano 'papà'.<br /><br />Non riesco a dormire. La donna che sta con me voleva fare l'amore ma non ci sono riuscito. Penso al tizio che è finito nel mio stesso buco nella roccia. Gli stessi contorni frastagliati, duri e scivolosi appartengono a lui ora. <br /><br />Il giorno dopo faccio una passeggiata nel quartiere. La gente mi saluta amichevolmente con un nome che non ricordo essere mio. Sorrido a fatica. Questo mondo non mi appartiene. E' falso! Voglio giustizia. Indago. Chiedo. Solo per sentirmi rispondere un coro di silenzio. Ci deve essere una falla. Ci deve essere un modo per distruggere quella prigione di roccia e liberare tutte quelle anime intrappolate...<br /><br />Studio. Divoro libri nell'umidità della cantina. Passano i mesi. Cosa sono i mesi in confronto a trent'anni. Compro di nascosto materiale innocuo. Lo porto in cantina. Mischio prodotti chimici. Ottengo reagenti esplosivi. Basterebbe una scintilla e l'isolato salterebbe per aria. Collego i cavi ad un piccolo timer. Collego il detonatore all'esplosivo, lo imposto tra ventiquattro ore. Ricopro tutto di cellophane. Spalmo il tutto di olio per farlo scivolare meglio. Non è tanto grande. Riesco ad ingoiare tutto tra i conati, ma senza vomitare. Senza rovinare niente. Sento ticchettare dentro di me. L'esplosione dovrebbe essere sufficente a far crollare la caverna.<br /><br />Ho meno di ventiquattro ore. <br /><br />Prendo il fucile che ho comprato di contrabbando. Nuovo di zecca. Spara pallettoni così grossi da trapassare un'albero. E' carico. <br /><br />Chiamo mia moglie di sopra. 'Tesoro? Puoi venire giù con i bambini? Papà deve farvi vedere una cosa!' Sento i piccoli passi nel corridoio. Mia moglie apre la porta, dice ai piccoli 'Attenti per le scale!' e loro corrono giù mentre li tengo sotto tiro.<br /><br />Tranquille anime intrappolate nella pietra. Tra meno di un giorno sarò li e sarà tutto finito. Cos'è un giorno rispetto a trent'anni?Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-50352951517935658502010-07-07T11:43:00.005+02:002010-07-23T14:07:25.201+02:00Notte padovanaLa notte è scesa sulla città, ma come al solito non ho sonno. Mi accendo una cicca, l'accendino illumina debolmente la stanza avvolta nella penombra ma per me è un bagliore accecante. Dura solo un momento, poi il tabacco comincia la sua combustione.<br />Mi affaccio alla finestra, la luce è spenta, sono identificabile solo dal lumino arancione della brace all'altro capo della sigaretta. Ci sono persone sotto la mia finestra, vestite alla moda, parlano una lingua che non conosco in modo molto chiassoso. Sono spacciatori, credo. Alcuni di loro li conosco. Durante il giorno frequentano il bar dove andiamo anche noi.<br /><br />Per la maggior partesono nordafricani e, se chiedi un po' in giro, ti dicono che sono loro la causa della delinquenza e della decadenza della nostra città. Dietro di loro c'è un muro, i graffiti sono scritti in italiano.<br />Sputano per terra e sembra che litighino continuamente. In realtà mi hanno spiegato che è il loro modo di fare normale.<br /><br />Dall'inizio dela via si sente un motore che ruggisce. Si vedono due fari che puntano gli abitanti della strada. Si ferma una macchina. Una Mercedes, mi pare. Uno spacciatore si avvicina alla macchina, parla attraverso il finestrino abbassato al conducente, ma la prospettiva mi impedisce di vedere cosa fanno. La macchina riparte e la discussione animata, ricomincia.<br /><br />Prima che la cicca sia spenta si ferma un'altra macchina. Una BMW mi pare. Stessa scena, due persone diverse. La macchina riparte.<br />Apro il firgo e prendo una birra.<br /><br />Mi riaffaccio alla finestra.<br />Spengo la cicca si ferma un'altra macchina. Una Porsche, mi pare. Stessa scena...<br /><br />Tre macchine italiane. Ma la colpa del degrado è degli stranieri. Non mi è ancora venuto sonno. Penso a quella legge del mercato secondo cui l'offerta è generata dalla domanda. Apro la birra e bevo un sorso. Buona.Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-65892985830261276062010-07-03T11:04:00.003+02:002010-07-23T14:07:43.468+02:00Notte bassaneseIeri notte abbiamo avuto un incontro interessante. Sono incontri casuali, hanno un sapore diverso dal solito perchè ti ritrovi a condividere molte cose con una persona che non sai se rivedrai mai più.<br /><br />Eppure Bassano del Grappa ha 'solo' 40 mila abitanti.<br /><br />Tornando a piedi dal centro mi diverto a guardare, sotto una nuova luce, le scritte sui muri dei palazzi abbandonati e penso a dove potrebbe essere adesso il grafomane. A dove sono quelli che lavoravano o abitavano negli stabili abbandonati e scrostati.<br /><br />Poi faccio una piccola deviazione e passo per il parchetto dietro casa. Il parchetto è stato costruito tra dei palazzi di un nuovo quartiere residenziale. Cinque o sei palazzi da otto o dieci appartamenti ciascuno. La maggior parte mai abitati.<br />E allora penso, chi ci verrà ad abitare?<br />Poi mi chiedo, ci verrà mai ad abitare qualcuno?<br />Si, perchè qua la specuazione edilizia ci concede anche questi dubbi. Secondo me è di una tristezza disarmante...Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-47000432972909098912010-02-15T17:14:00.000+01:002010-02-15T17:32:44.731+01:00Una visita, finalmente!E' comparsa una scritta sul muro ieri, come se un dito avesse tracciato sulla fuliggine rimasta attaccata alle pareti di casa mia. Diceva solo 'ciao a tutti'...<br />In casa abito solo io, senza contare i topi e gli insetti che scorazzano liberamente tra i cumuli di sporcizia e macerie. Chi aveva fatto quella scritta, quindi? sono rimasto a guardarla, ipnotizzato, con la sensazione che tra gli angoli bui ci fossero molti occhi... e forse alcuni stavano guardando me.<br />La solitudine gioca brutti scherzi, questo e' sicuro, mi capita spesso di svegliarmi la notte per lo scricchiolare dei vecchi legni che formano la mia abitazione, o sognare di sentire passi minacciosi dentro la mia camera da letto. Ma quella scritta... era una prova tangibile: non ero solo!<br /><br />Ridendo tra me e me, da persona razionale che sono, ho tracciato sulla parete una seconda scritta, poco lontano dalla prima, con scritto: 'chi sei?'<br />Ovviamente non pensavo di ottenere risposta. E invece...<br />Questa mattina, prima di recarmi al lavoro ho controllato se vi fosse qualcosa. Vicino ai segni che avevo tracciato io ne erano comparsi degli altri, dicevano:'ci vediamo stasera, preparati!'<br /><br />Tornando dal lavoro ho comprato una bottiglia di vino, come se dovessi attendere un'ospite, mi sentivo davvero stupido. La nebbia avvolge la campagna dei paeselli ameni, come quello dove vivo. Avvolge alberi, edifici, covoni di fieno. Sale lentamente dai fossi come fumo denso e umido.<br />Sono tornato a casa, ho mangiato e mi sono messo a lavorare al computer. Poi, all'improvviso ho sentito il bisogno di scrivere queste righe. In questo momento la vecchia pendola di casa sta' scandendo le otto con suono lugubre. Poi solo ticchettii, quelli degli ingranaggi che lavorano inesorabili.<br />Sento una porta cigolare di sopra, anche se le finestre sono chiuse e nessuno è potuto entrare. Poi il legno del pavimento comincia a scricchiolare sotto dei passi leggeri, eterei... ora vado. Devo stappare la bottiglia, il mio ospite è stato di parola.Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-13183942530115298402009-09-03T15:57:00.004+02:002010-01-12T18:11:20.064+01:00RichiamoLo sto seguendo da ore. E' come un fischio, quasi impercettibile. Ma non appena ci ho fatto caso non ho piu' smesso di sentirlo.<br /><br />L'ho seguito, provando a localizzare da dove veniva. Mi sono inoltrato in un quartiere che non avevo mai esplorato, pur essendo la citta' piccola.<br />E' un quartiere buio, i lampioni sono saltati a causa di un violento temporale avvenuto poco prima. L'unica cosa che sento e' questo fischio acuto, come di un antifurto. Mentre lo seguo mi accorgo che la sua direzione cambia, a volte sembra venire da destra, altre volte da sinistra. Ogni tanto da dietro, quindi inverto la mia marcia per trovare l'origine del richiamo.<br /><br />Qualcuno ci sta chiamando, questo e' stato il mio primo pensiero. Ne ho trovati altri, infatti. Altri come me che lo seguono. Alcuni di quelli che ho interrogato mi hanno riferito che lo stavano seguendo da ore, senza ancora aver trovato da dove veniva. E lentamente stavano tutti rinunciando. Quelli che dicevano di smettere poi li ritrovo intenti a cercare.<br /><br />"Sono andata a dormire" mi ha detto una ragazza con gli occhi grandi e vacui, "ma da casa mia si continuava a sentire il Richiamo e non sono riuscita ad addormentarmi. Quindi mi sono rimessa alla ricerca."<br /><br />Da ore vaghiamo in questo quartiere immerso nella tenebra. Presto sorgera' il Sole, e ancora non abbiamo trovato il luogo della riunione.Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1243439380739876757.post-13955426767798668822009-07-31T16:04:00.004+02:002009-08-14T17:49:23.483+02:00Le cose che ci sonoCi sono dei vecchi furgoni parcheggiati su uno spiazzo di selciato, poco dopo una baracca di legno, che si trova in stato di evidente abbandono.<br />Ci sono insetti dappertutto che si nutrono di sangue, ci assaliscono da tutte le direzioni, ma ormai non ci faccio piu' caso.<br /><br />Le erbacce invadono tutto, tranne che sotto i furgoni perche' li la terra e' contaminata da pozzanghere di olio esausto che gocciola viscoso dai tubi degli impianti di alimentazione dei motori.<br />A tratti, tra i rovi e le acacie, si possono notare dei sentieri, risultato dell'incessante passare dell'attivita' umana in passato.<br /><br />"Ma qui e' tutto abbandonato da anni" dice il mercante alla nostra guida. "Non ci abiterebbe mai nessuno!"<br />La guida si limita a sospirare, inutile sprecare fiato con quell'uomo. Tra poco vedra' con i suoi stessi occhi. Forse allora smettera' di lamentarsi. Poi la sua attenzione e' attirata dal segnale che stava aspettando.<br />Sono un fascio di nervi. Da quello che sò, sto per vedere qualcosa che non capita tutti i giorni.<br /><br />La guida si terge il sudore dalla fronte con un fazzoletto. "Ci sono un sacco di farfalle bellissime" dice "anche loro sanno cosa sta per succedere. Anche se non possono capirlo, il loro istinto e' piu' che sufficente."<br /><br />Deglutisco. Certi discorsi mi fanno venire i brividi lungo la schiena. Del resto la guida sogghigna, il mercante si sta cagando addosso dalla paura.<br /><br />E la guida sembra provarci un sacco di gusto in questo...Enrico il Biecohttp://www.blogger.com/profile/10328558676777085184noreply@blogger.com0